Il Pianeta cerca aiuto. In affanno a combattere contro l’inquinamento ogni giorno lancia segnali forti di resa alla mano violenta dell’uomo, della tecnologia, che in qualche modo penalizza l’ambiente e il buon andamento della vita dell’uomo. Ed è per questo che la tecnologia si mette a disposizione dell’ambiente per rimediare lì dove è stato creato il danno. Certo, la strada è irta e lunga ma tante piccole gocce formano un mare. Cambiamenti essenziali ma anche fondamentali per salvare le nuove generazioni che dovranno vivere ed abitare un mondo che corre dietro l’innovazione e la tecnologia che non deve uccidere ma creare e migliorare. Un concetto che è divenuto la rivoluzione di base di tutte le aziende mondiali e non solo, perché ognuno vuole dare un contributo alla salute del Pianeta.
Nel settore ambientale lo sviluppo dell’ingegneria impiantistica e meccanica ha portato alla realizzazione di un progetto per il trattamento della frazione organica della raccolta differenziata dei rifiuti urbani da trasformare in biogas e in biometano.
Calabra Maceri è l’azienda che negli ultimi anni ha dato prova di buone pratiche nella gestione nel ciclo dei rifiuti per sostenere l’ambiente. A testimoniarlo un recente viaggio a Dubai, in una missione governativa organizzata dal Vicepremier Luigi Di Maio, alla quale sono stati invitati in rappresentanza delle eccellenze italiane ad incontrare potenziali partner e clienti negli Emirati Arabi per avviare importanti scambi commerciali tra i due Paesi. Un grande riconoscimento per un’azienda calabra che lavora su tecnologie per intensificare i processi di deplastificazione. In particolare si parla del nuovo Biodigestore Anaerobico a Secco (Dry), primo impianto per la produzione di biometano per autotrazione, realizzato in Italia, frutto di quasi due anni di sviluppo e ricerca, con tecnologie prevalentemente made in Italy, fatta eccezione della cabina di upgrading PRODEVAL di provenienza francese.
L’impianto è uno dei più moderni e funzionali d’Europa nella gestione industriale dei rifiuti urbani. In particolare, la sezione di trattamento e recupero della FORSU con produzione di biometano prima e di compost ammendante per l’agricoltura poi, è la punta di diamante dello stesso e quanto di più moderno e avanzato ci sia oggi nel campo del recupero dei rifiuti. Dal rifiuto organico costituito essenzialmente dagli scarti alimentari e di cucina prodotti giornalmente, attraverso un processo che prevede inizialmente un pre-trattamento per la separazione della parte organica dai sacchetti di plastica e da altri rifiuti impropri, che prosegue con la fase anaerobica in un apposito digestore che “digerisce” la frazione organica e produce biogas che viene purificato fino a divenire biometano che viene immesso nella rete di trasporto Snam e raggiunge le stazioni di servizio per essere immesso nei serbatoi delle auto a metano, costituendo un “carburante di seconda generazione”, pulito al pari dell’elettrico prodotto da fonti rinnovabili.
Il “digestato” che è il materiale di scarico del digestore, opportunamente miscelato con legno, attraverso un trattamento aerobico che dura circa 60 giorni, diventa un ammendante compostato (più comunemente chiamato “compost”) per l’agricoltura biologica, rilasciando nei terreni in cui viene utilizzato, le sostanze nutrienti che sostituiscono i concimi chimici.
L’economia circolare non è solo la teoria di un sistema economico per l’azienda Calabra Maceri, ma soprattutto una efficace strategia industriale tesa a trasformare gli scarti in risorse da restituire al Pianeta. L’azienda calabra che nasce a Rende, in provincia di Cosenza, ha avviato l’impianto nel maggio del 2018, mentre l’immissione biometano in rete è iniziata tre mesi dopo, ad agosto. Ad oggi la FORSU trattata è di 50 mila ton/a; il biogas prodotto è 7.300.000 sm3/a e quello immesso in rete 4.200.000 sm3/a. Il compost prodotto è di 13.500 ton/a., il biometano utilizzato per autotrazione, consente di percorrere 90 milioni di chilometri che, con una media di 20.000 km annui a mezzo di trasporto, può alimentare fino a 4.500 autovetture, con un risparmio complessivo di oltre 16 milioni di kg di CO2 all’anno (3.600 kg per auto).
Tra i vari riconoscimenti l’azienda ha visto quello del forum QualEnergia, di Roma, presentazione del dossier Comuni Rinnovabili di Legambiente. Tra le 100 storie dal territorio italiano, è stato attribuito il riconoscimento per l’impianto di biodigestione.
Foto copertina Calabra Maceri
Testo di Deborah Furlano
www.facebook.com/deborah-furlano.furlano
Ricominciamo dalla “fase 2” – per dare stimolo e motivazione ai nostri Creativi e alle nostre Imprese – pubblichiamo sul Sito/Blog alcuni Servizi usciti nelle precedenti edizioni della Rivista LiQuida su carta. Man mano potrete leggere anche nuovi Servizi in attesa di stampare il prossimo numero.
Leggi la versione PDF di LiQMag 16AMP