È andata più o meno così. Una mattina, tra una tazza di caffè e il mio solito vagare in rete, vedo il progetto della Sky Pool. “Fico!”, penso. Leggo che il progetto è a firma dello studio londinese Eckersley O’Callaghan (EOC), “Quello in cui lavora Giovanni De Mari”, mi dicono.
“Giovanni?”, dico, “Sì, Giovanni!”. Che fosse un ingegnere lo sapevo già, lo conosco da un po’ di anni ormai. Sapevo anche che vive a Londra, ma mai avevo immaginato che alla sua giovane età avesse già raggiunto importanti traguardi professionali.
Decido quindi di scrivergli e gli chiedo se ha voglia di raccontarmi qualcosa in più della Sky Pool e dei suoi progetti.
Giovanni De Mari è un giovane ingegnere cosentino, con la passione sfrenata per il Cosenza Calcio, amante del buon cibo e della famiglia. Dopo la laurea triennale all’Università della Calabria in Ingegneria Civile e la laurea magistrale al Politecnico di Milano in Ingegneria Civile indirizzo “Strutture”, lascia l’Italia e vola a Londra.
“La scelta di andare a Londra – dice Giovanni – è stata quasi casuale. Sul sito web del Politecnico c’è una sezione dedicata alle aziende. Qui queste pubblicano annunci di lavoro e gli studenti e i laureati possono rispondere inoltrando il proprio CV.
Avevo fatto tre colloqui con aziende aventi sede in Lombardia. Tra queste ce n’era una che mi piaceva particolarmente. Il colloquio con i responsabili sembrava essere andato molto bene, pensavo che mi avrebbero preso ma alla fine, niente! Ci sono rimasto anche molto male. Poi tra i vari annunci, trovo quello della Newtecnic che cercava neo-laureati.
Nel giro di un paio di giorni hanno organizzato un colloquio via Skype ed è andato molto bene. Due giorni dopo mi hanno chiamato per chiedermi quando sarei stato disposto ad iniziare. Nel giro di due settimane mi sono ritrovato catapultato a Londra, dal nulla”.
A fine 2014 Giovanni inizia a lavorare nella compagnia Newtecnic. Entra poi a far parte di Eckersley O’Callaghan, il pluri-premiato studio di ingegneria, nel 2016 come ingegnere strutturale e di facciata, con un’esperienza internazionale nei settori dei trasporti, culturale, pubblico e commerciale.
Si distingue subito per i suoi progetti geometrici complessi, per l’analisi dettagliata degli elementi finiti e per le soluzioni ingegneristiche di scenari sismici ed esplosivi. Un’esperienza tecnica rilevante a cui affianca diverse pubblicazioni tra cui uno studio su un dispositivo di isolamento sismico per ponti alla Conferenza mondiale sul controllo e monitoraggio strutturale.
Lo studio EOC realizza progetti non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo e si contraddistinguono per l’approccio rigoroso ma estremamente creativo nel design.
Un esempio è il progetto dell’Apple Store a Macau (città cinese confinante con Hong Kong) su cui ha lavorato proprio Giovanni. Progetto già realizzato.
In particolare il progetto risulta interessante perché insieme al vetro è laminato anche uno strato di pietra, prima volta per un vetro “strutturale”.
In costruzione c’è poi il progetto Two Taikoo Place ad Hong Kong, con un sistema strutturale molto particolare di cui c’è solo un precedente ma, con i suoi pannelli di vetro di 16 metri, è il più alto al mondo.
Foto copertina Eckersley O’Callaghan
Autore/Editor Fabiola Cosenza
fabiola.cosenza@rivistaliquida.it
Direzione Editoriale Piergiorgio Greco
piergiorgio.greco@rivistaliquida.it
Questo articolo fa parte del servizio Studiare in Italia e lavorare a Londra, un racconto dei progetti e dell’esperienza di vita del giovane ingegnere cosentino Giovanni De Mari.