Chi è la gente? Chi siamo quando siamo visti dagli altri come gente? E dove siamo quando non siamo lì dove dovremmo essere?
La gente è una categorie dell’esistenza; è uguale a se stessa ed è indefinita nei volti. Sai riconoscere se è gente adulta o anziana. Se sono bambini li chiami solo bambini. Se sono solo donne non può essere gente ed in alcuni casi neanche se sono solo uomini.
Un gruppo di donne potrebbe avere a che fare con qualcosa di religioso o con la pulizia. Per esempio un gruppo di lavandaie, soprattutto se ci troviamo in campagna e prossimità ad un torrente. Un gruppo di uomini evoca squadre di soldati, soprattutto se sono vestiti tutti uguali.
Ci sono molte derive che rendono i cliché ancora più estremi. Per esempio far sembrare un gruppo di uomini dei detenuti se indossano un abito arancione e magari portano qualcosa per coprire le mani perché sotto di sicuro avranno le manette oppure, se indossano un vestito nero con camicia bianca, cravatta nera e borsa “24 ore”, sono dei Broker di Wall Street.
Le donne da lavandaie si trasformano in un attimo in suore, soltanto se il torrente è lontano ed al suo posto nel prato c’è un campo di pallavolo improvvisato e di fianco la fantomatica Fiat 500 Giardiniera.
E quindi chi è la gente? Chi siamo quando siamo visti dagli altri come gente? E dove siamo quando non siamo lì dove dovremmo essere, quando non ne siamo circondati e non ci siamo dentro. Cosa siamo?
ForsePi
Testo e Foto Piergiorgio Greco
piergiorgio@rivistaliquida.it
Editor Fabiola Cosenza
fabiola@rivistaliquida.it
Questo articolo fa parte della serie dedicata alle Categorie dell’esistenza per LiQMag n.18.