L’inaugurazione della mostra dedicata a Max Marra è prevista per venerdì 25 giugno alle ore 18:30, preceduta dalla conferenza stampa nella Sala Panoramica del Museo MARCA alle ore 18:00.
La mostra presenta ben 115 opere che delineano lo straordinario viaggio creativo compiuto dall’artista Max Marra dagli anni ’80 fino ad oggi. La selezione espositiva, realizzata dalla curatrice Teodolinda Coltellaro, sintetizza con esemplare efficacia il percorso evolutivo dell’artista, evidenziando un filo conduttore sostenuto negli anni da una riflessione legata alla condizione dell’uomo.
Le opere di Max Marra si offrono spesso come cruda metafora del vivere sociale attraverso cui interrogarsi sul senso più profondo dell’esistenza. Nelle varie sale si trovano gli elementi rappresentativi della carriera dell’artista, dalle sperimentazioni polimateriche alle “Timbriche”.
Marra è nato a Paola (Cosenza) nel 1950, poco più che ventenne si trasferisce a Taranto per lavorare in uno stabilimento siderurgico. Successivamente sceglie Monza e la docenza, aprendo un atelier d’arte a Lissone. Qui, a cavallo della fine degli anni Settanta, sperimenta l’organicità della materia e le possibilità comunicative date dal segno grafico, rigenerando materiali di recupero attraverso l’arte. Nasce così la serie “Scarti e recuperi”.
Dai primi anni Ottanta Marra è protagonista a Milano di alcune collettive organizzate dal poeta e operatore culturale Luigi Bianco, fondatore dello spazio espositivo e dell’omonima rivista Open Art. Con Bianco l’intesa è profonda e porta alla fondazione di Osaon, un movimento sperimentale in cui si intrecciano e contaminano i linguaggi della poesia, della scrittura, della gestualità, della performance e della musica in uno spazio collettivo autogestito.
Risalgono alla fine degli anni Ottanta due cicli di opere che affondano le matrici creative nella terra d’origine: la riflessione dedicata a S. Francesco di Paola, imperniata sulla solitudine dell’uomo contemporaneo; la ricerca pittorica “Appunti Sul Ponte”, con riferimento a quello tra Calabria e Sicilia, con opere che propongono una riflessione sulla “storia del futuro”, sulle grandi speculazioni che tolgono respiro e vita alle due regioni.
Nelle “Timbriche” l’Artista riprende la ricerca segnica iniziata nel 1989, mentre in “Tracce di cosmos” esprime una ricerca senza punti di confine ai propri orizzonti né strettoie ideologiche al proprio pensiero creativo.
Giorgio Bonomi scrive che l’opera di Marra è arte in continua ricerca e in incessante elaborazione con la ossessiva attenzione alla materia e ai materiali che ne determina la costante, il filo rosso, che lega tutto il suo quarantennale iter artistico.
L’esposizione presso il Museo MARCA si avvale dal progetto dell’Arch. Giovanni Ronzoni, è impreziosita da una sezione fotografica attraverso gli scatti di amici artisti che hanno ritratto Marra, oltre ad una bibliografia di esposizioni e accrediti in prestigiose location in Italia e all’estero, da Tokyo a Guangzou, da Bruxelles a Sofia in Bulgaria.
Gli accessi alla mostra saranno limitati fino ad esaurimento posti in ottemperanza alle misure di prevenzione covid, dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:00.
MARCA – Museo delle Arti CatanzaroVia Alessandro Turco, n. 63 – CATANZARO – Tel. 0961. 746797
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Media Director Piergiorgio GrecoFacebook – WhatsApp – E-Mail
Questo articolo è dedicato al MARCA – Museo delle Arti Catanzaro