UNO
Sospese
in tempo
e spazio di onde,
sistemiche vaghezze
ripercorrono rughe
e storie,
tracciando archi
e perimetri
di terra e polvere.
DUE
Stanca,
sfinita
disfatta.
Invisibile in
terra di crema
mischia in acqua
torbida fanghiglia,
sto.
Con la mia luce.
TRE
Ascolto respiri
navigando tra
equilibri.
Pesco
pensieri in asterischi
in oceani di no.
Fratelli
in guerre di fare
non sentono più.
Sola.
Sto.
QUATTRO
Se la bellezza
fosse
non altro che
respiro di parole?
Se la carne mortale
fosse
solo
effimero presente di terra?
Le parole sono pese più dei corpi.
Credo,
ma non credo
più.
CINQUE
Divina vertigine
rossa
in rissa di parole
superflue e leggiadre
come piume,
in radici e semi
dispersi
nel vento.
SEI
Immersa
in lacrime
di tanta bellezza,
rido e grido
insieme al brivido
che sfioro.
SETTE
Silenzio
per stilla
di pensieri
scontra corteccia
di immagine
finta
rumorosa
stanca d’odio.
“Estratti di briciole” in parole liquide di Serena Bucca
Foto Nicola Labate
Model Maria Grazia Bardascino
Make up artist Emilia Imbrogno
Location Officine Babilonia
Guarda il colophon di LiQMag 13AMP
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