P1- Ciao Stefano, ti sto seguendo sui social perché le tue mascherine, che so bene essere delle tue creazioni, mi stanno davvero affascinando. Vanno ben oltre l’estetica locale. Sembrano creazioni di uno stilista di Dubai. Si, perché non c’è solo la mascherina super elegante, conturbante e unica, ma c’è la volontà di creare una nuova immagine di sé, a rappresentare la nostra migliore identità, dignità e qualità personale in questo brutto momento di negazione. Raccontami.
S1- Nei giorni della pandemia ho cucito mascherine gratuite per ospedali e polizia per un mese e mezzo circa. Poi le mascherine hanno iniziato a circolare. A quel punto, avendo comprato anche alcuni tessuti adatti all’uso, ho continuato da casa con una piccola macchina da cucire un po’ per passatempo, con dei tempi molto lunghi. Ho quindi regalato mascherine ai miei figli e le ho usate personalmente, facendo qualche foto che ho pubblicato sui social. A quel punto ho visto che diversi amici soprattutto francesi e romani apprezzavano il lavoro perciò ho iniziato a farle anche per gli altri. Appena tornato al negozio ho potuto comprare altri tipi di materiali e quindi ho continuato, abbinando foulard, cappelli e altri accessori.
P2- Mi piacerebbe raccontare questa tua quarantena creativa in un servizio da pubblicare in una serie di post sul sito web della RIVISTA LiQuida e quindi sui social, ma poi eventualmente anche da riportare su carta. Hai anche del materiale fotografico che posso usare?
S2- Si certo, ho pubblicato sui social diverse cose che puoi usare ma a questo punto ti racconto un aneddoto che secondo me è interessante. Prima che succedesse tutto, a gennaio feci questa scultura che rappresentava il fuoco e il mare che si mescolavano insieme nel tentativo di portare fuori qualcosa. Subito dopo ne feci un’altra dove il vento smuoveva la sabbia che contaminava la purezza. Subito dopo è avvenuta la pandemia.
Scritto da Piergiorgio Greco e Steven’s Hats
piergiorgio.greco@rivistaliquida.it
www.facebook.com/StevenHats
Da una telefonata/intervista tra Piergiorgio e Stefano del 03 giugno 2020 per LiQMag n. 18. Serie composta da 4 post.